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Prestazione opaca, al Gabrielli passa la Fulgor

Prestazione opaca del Rovigo che cede uno a zero al Gabrielli alla Robeganese Fulgor Salzano. La partita già non inizia sotto i migliori auspici, con Granado Semiao che accusa un dolore nel riscaldamento e deve essere subito sostituito da Dos Santos. Con Danza non disponibile il 10 va sulle spalle di Corteggiano, con in mediana Rossitto e Scarpa. Coppia centrale di difesa Srzentic e Mancin, sulle fasce Pasqualino e Tinazzi. Esterni d’attacco Marlon e Chajari a sostegno di Dos Santos.

Poche emozioni e gioco molto spezzettato. Al 24’ pt bella azione di Marlon che mette al centro. Dos Santos in spaccata arriva leggermente in ritardo e la palla finisce alta. Pochi minuti dopo intervento determinante di Lombardi che mura una conclusione ravvicinata. La prima frazione di gioco è avara di emozioni, con un leggero predominio della Fulgor.

Nel secondo tempo il Rovigo inizia con un piglio migliore, sempre, però, senza riuscire a dare concretezza alle proprie folate. Unica eccezione, al 15’ st, quando su cross dalla sinistra Marlon in stacco va al piano di sopra rispetto al proprio diretto avversario e incorna, purtroppo a lato. I biancazzurri si propongono con continuità, ma le trame di gioco non sono mai né lineari né agevoli e non riescono a creare pericoli.

Dopo la mezz’ora, la svolta della partita. Prima, al 30’ st, clamoroso palo a portiere battuto della Fulgor. Al 32’ st, il gol che decide la partita: punizione da posizione defilata della Fulgor, ribattuta della difesa sulla quale si avventa Martignon che da fuori area calcia di prima. Lombardi si tuffa, ma può solo toccare la palla, che si infila alla sua destra.

Poi, nessuna emozione.

Il tabellino

Rovigo Ssdarl: Lombardi, Pasqualino, Tinazzi, Rossitto (42’ st Ivancic), Srzentic, Mancin, Marlon (17’ st Yara), Scarpa (17’ st Ivankovic), Granado Semiao (1’ pt Dos Santos), Corteggiano, Chajari (27’ st Secli). All.: Rossitto

Acd Robeganese Fulgor Salzano: Ballarin, Zecchinato (35’ st Zamengo), Tagliapietra, Vecchiato, Livotto, Busatto (44’ pt Martignon), Piovesan (15’ st Canaj), Beniamin, Madiotto, Tobaldo (42’ st Fighera), De Polo (30’ st Barban). All.: Nardo.

Reti: 32’ st Martignon

Ammonizioni: Livotto, Vecchiato, Ivancic, Tagliapietra

Coppa dolceamara: vittoria e primato, ma non basta

Il Rovigo espugna il campo del Loreo, chiude il girone del Trofeo Regione Veneto in testa a pari punti con la Piovese e non accede al turno successivo solo in virtù del regolamento che premia chi ha segnato il maggior numero di reti. In ogni caso, se erano segnali di ripresa, grinta e determinazione, quelli che i biancazzurri cercavano dall’impegno di coppa, si può ben dire missione compiuta.

Mister Rossitto scende in campo con la seguente formazione: Lombardi, Casagrande, Tinazzi, Rossitto, Srzentic, Mancin, Marlon, Corteggiano, Dos Santos, Scarpa, Yara. L’agonismo tra le due formazioni è acceso, sia perché entrambe, sulla carta, hanno ancora la possibilità di passare il turno, sia perché il match arriva a pochi giorni di distanza da quello di domenica in campionato, tra le stesse due squadre, tiratissimo.

In avvio Lombardi è chiamato a un doppio super intervento che evita lo svantaggio, poi la partita si incanala su un andamento senza grosse occasioni, pur con ritmi elevati e tanto agonismo. Si arriva all’intervallo sul pari. Nella ripresa, dopo pochi minuti, iniziano le sostituzioni che portano in campo, per i biancazzurri, Ivankovic, Frano, Danza e Chajari.

Il Rovigo prende sempre più campo, con una pressione costante e le folate sulle corsie laterali di Yara e Tinazzi. Una buona occasione per Dos Santos, che gira bene, su traversone invitante, con la palla che scivola di poco a lato del palo, certifica una pressione ormai costante, con i loredani schiacciati nella propria metà campo. A concretizzare il dominio territoriale è Danza che, dopo avere già impegnato l’estremo difensore deltino dalla distanza nei minuti precedenti, al 44’ insacca su tap in ravvicinato.

Gli ultimi minuti sono un assedio costante, alla ricerca di quella rete che regalerebbe la qualificazione ai biancazzurri. Il risultato, però, non muta più. Bella vittoria, di carattere, che non vale il passaggio del turno, in virtù del regolamento sulla differenza reti, che conta solo quelle segnate, ma comunque il segnale e la reazione che tutti attendevano.